Le Dune Fossili di Porto Viro

Parco Le Dune

Le dune fossili di Porto Viro costituiscono un qualcosa di unico per quanto concerne lo studio dell’evoluzione della linea di costa, in quanto possiamo trovare ben 4 cordoni litoranei fossili che testimoniano altrettante posizioni della spiaggia, che si e spostata verso est in un lasso di tempo “breve”, dell’ordine di duemila anni.

Al giorno d’oggi tuttavia possiamo trovare solo una parte di tale eccezionale disegno geometrico, in quanto l’erosione naturale e interventi antropici con asportazione, spianamento e costruzioni, hanno modificato in maniera significativa l’impianto morfologico originale.

Sono soprattutto due le aeree di interesse morfologico-paesaggistico che ci consentono di percepire la peculiarità del paesaggio: le pinete di Fornaci e di Donada.

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Salendo sopra questi accumuli eolici, formati dalla sabbia spostata dalla spiaggia ad opera dei venti antichi, si può immaginare com’era l’ambiente naturale tanti anni fa, quando il mare ad est contribuiva alla continua evoluzione della costa. Rivolgendosi invece verso ovest possiamo pensare che dopo il lido sabbioso si trovava una grande laguna, tanto estesa da denominarla “Sette Mari”.

La sommità delle dune fossili di Porto Viro raggiunge pochi metri sopra il livello del mare, dell’ordine di 3 – 4 metri, ma se vogliamo avere un’idea di quanto erano alte dobbiamo spostarci solo di qualche chilometro verso nord a Rosolina, dove si arriva anche a 10 metri.

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Parco Le Dune

Più di 2000 anni di evoluzione

Il cordone litoraneo, essendo in rilievo sulla pianura è diventato sede privilegiata e insostituibile del percorso stradale fin dai tempi più antichi. Troviamo infatti l’antico tracciato della via Popillia costiera del console Publio Popillio Lenate datata al 132 a.C. Lungo tale strada romana sono segnalate ben tre mansiones nella Tabula Peutingeriana del IV sec. d.C., in particolare, nella zona dell’abitato di Porto Viro, risulterebbe la presenza della più importante: la mansio Septem Maria, di cui però non è stata rinvenuta traccia, contrariamente alle altre due.

In carte medioevali e rinascimentali, è ben riportata la dicitura strada romana, ricordiamo che poi divenne via Romea e costituiva l’arteria orientale per i pellegrini diretti a Roma, passando per Pomposa e poi Ravenna verso la valle del Tevere. Sulla dorsale dei quattro cordoni litoranei è impostata la viabilità principale di Porto Viro:

  • il più antico riferito al VII sec a.C. è proposto da via 4 novembre – via 24 maggio;
  • via Mazzini – via Rismondo -- via Cao Marina, indicano le dune del V – III sec a.C.;
  • la direzione di via Risorgimento – via Murazze è impostata sul cordone di età compresa tra VI – X sec. d.C.;
  • infine sul più recente allineamento litoraneo del XV – XVI sec d.C., che è anche il meno visibile morfologicamente, trova collocazione via Marconi – via Fiume.

Le dune fossili di Porto Viro, comprese nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po, rivestono notevole importanza dal punto di vista storico, geomorfologico e naturalistico.

Esse sono inoltre classificate come Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e soggette a vincolo idrogeologico e paesaggistico-ambientale. Grazie alla loro vegetazione davvero particolare, le dune fossili sono considerate delle vere oasi di biodiversità.

Una vera OASI
di biodiversità

Le dune fossili di Porto Viro, comprese nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po, rivestono notevole importanza dal punto di vista storico, geomorfologico e naturalistico.
Grazie alla loro vegetazione davvero particolare, le dune fossili sono considerate delle vere oasi di biodiversità.

La Flora La Fauna

Un'oasi di biodiversità

Grazie alla loro vegetazione davvero particolare, le dune fossili di Porto Viro sono considerate delle vere oasi di biodiversità.

2000 +

Anni di evoluzione

50 +

Tipi di Piante, arbusti e fiori

30 +

Esemplari di animali

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